E tu che influencer sei?

L’epoca dei social ha introdotto nel nostro vocabolario piuttosto che nelle nostre abitudini di fare informazione ed informarsi la figura dell'”influencer”.
Per influencer si intende un utente con migliaia di fans o seguaci sparsi sui vari social networks, un pubblico che ha deciso di investire nelle sue capacità di content creator/curator.
Può essere un un YouTuber, avere un sito, ma in genere gestisce quasi sempre un blog sul quale scrive gli articoli che poi condivide.
Generalmente si tratta di giornalisti o esperti di settore, che possono dare enorme visibilità a qualsiasi post, sito, prodotto o servizio, determinandone anche il successo.
Quando infatti un influencer condivide un post, una foto o un video, riesce a ricevere moltissime visualizzazioni grazie alla fiducia dei suoi fan.
Gli influencers vengono spesso ricercati e a volte ingaggiati dalle aziende poiché considerati come persone in grado di fare “alzare” il valore di un brand, di dare un’enorme visibilità allo stesso, e di creare una discussione attorno al brand o al prodotto, in modo da generare quel brusio anche definito “buzz marketing”, che sfocia poi nel passaparola e diventa, di fatto, vendita.
Affinchè l’influencer possa conquistare e mantenere la fiducia del proprio pubblico, crea, seleziona, arricchisce e distribuisce nel giusto canale il giusto contenuto.
Seth Godin, noto scrittore ed imprenditore statunitense, ha affrontato il tema degli influencers in uno dei suoi libri più famosi definendoli“starnutatori”; ovvero individui in grado di influenzare altre persone con uno starnuto.
Alcuni esempi di influencers di rilievo che puntano sul content marketing a 360 gradi, possono essere Kissmetrics, Buffer ed Evernote diventati ormai dei punti di riferimento nei rispettivi settori, con i loro blog, tutorial, guide, infografiche, insights e analisi.
Altri due esempi utili per capire la rilevanza che queste figure possono avere in svariati ambiti:
Brian Chesky di Airbnb: 40k follower su Medium, 112k follower su Twitter e 20k follower su Pulse. Scrive post di ogni tipo: storie, racconti, vita d’azienda, aneddoti personali e tanto altro. In ognuno dei suoi post riesce sempre a inserire riferimenti alla cultura aziendale di Airbnb.
Ev Williams di Medium: 112k follower su Medium e 2M follower su Twitter racconta ogni novità di Medium attraverso un post che non è mai solo un annuncio, ma il racconto di un’esperienza.
Riflettendo sul nostro modus operandi in relazione all’utilizzo dei nostri profili social, possiamo senz’altro ammettere che un po’ tutti, sui nostri profili personali, tendiamo ad essere nel nostro piccolo, degli influencers o perlomeno un po’ tutti tendiamo a ricevere consensi con i contenuti che pubblichiamo: foto, post, aforismi, pensieri, link. Chiaro è che fascia d’età, livello d’istruzione e interessi differenzino notevolmente la tipologia di profilo social e che rivolgendoci ad un pubblico limitato composto da amici, compagni di scuola, colleghi di università il risultato è ben diverso e limitato rispetto a quello ottenuto dagli influecers puri.
Considerato che il modo di comunicare di informare, essere informati e di fare marketing è notevolmente cambiato, che la fantasia, le idee e lo spirito di iniziativa sono centrali nel nostro sistema, potremmo iniziare per gioco una sfida analoga e magari perché no farne un mestiere???